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Lo sport in Italia – axe 5

20 août 2019 By Luca Tamburelli Leave a Comment

Statistica pratica sportiva
Statistica pratica sportiva

Lo sport in Italia. Numeri e contesto

Il Presidente dell’ISTAT, Antonio Golini, ha amplificato il concetto. « I dati che presentiamo sono stati rilevati nell’ambito del censimento delle istituzioni non profit 2011, unico nel panorama europeo. Lo sport gioca un ruolo centrale nella formazione e nella crescita dei giovani e nella promozione delle discipline sportive, con evidenti ricadute positie sullo stato di salute della popolazione e sui rapporti sociali. Il dettaglio delle attività sportive non profit, svolte senza fini di lucro, ci offre la possibilità di analizzare numerosi aspetti relazionali. Lo sport è uno dei valori più importanti e il grado di partecipazione della popolazione ad attività fisiche e agonistiche è uno dei parametri per tracciare il profilo culturale e sociale del Paese, permettendo anche di monitorare il livello di sedentarietà della popolazione. Vogliamo proseguire la collaborazione con il CONI per migliorare il patrimonio informativo, garantendo la qualità e la periodicità del dato statistico. Abbiamo in cantiere una nuova indagine campionaria dedicata al tempo libero e alla cultura, con nuova rilevazione nel 2015, anche per quantificare il valore aggiunto generato dallo sport e stimare l’insieme delle relazioni economiche ».

Le istituzioni non profit sportive sono 92.838, pari al 30,8% delle istituzioni non profit censite. Oltre sei istituzioni sportive su 10 sono nate nell’ultimo decennio (+ 61,5% rispetto al 2000), 6.800 quelle che hanno erogato i propri servizi a persone con i disagi. Nel settore è attivo un milione di volontari (il 92,2% delle risorse umane impiegate), 13mila lavoratori dipendenti e 75mila lavoratori esterni, per lo più giovani: il 23,7% è under 30. Sono 61mila gli atleti, allenatori, accompagnatori, istruttori. Nel corso del 2011 le istituzioni sportive hanno registrato un flusso di entrate economiche di oltre 4,8 miliardi di euro di entrate (il 7,6% del totale relativo al non profit) e di uscite di oltre 4,7 miliardi di euro (8,2%). Il settore è cresciuto del 5% nel totale no profit rispetto al 1999, mentre è cresciuta di oltre il 60% la quota di istituzioni sportive costituesi nell’ultimo decennio. Nel settore è attivo un milione di volontari, 13 mila lavoratori dipendenti e 75 mila lavoratori esterni. E’ alto il livello di partecipazione dei soci, circa il 75% del totale. Bolzano, Valle D’Aosta, Trento, Friuli Venezia Giulia, Toscana e Marche sono i territori in cui l’attività sportiva è più diffusa. Il privato è la principale fonte di finanziamento ».

Dallo studio emerge che sono oltre 4 milioni e mezzo gli atleti italiani tesserati (il 31% in più rispetto al 2003) dagli organismi riconosciuti dal CONI, un milione invece gli operatori sportivi (dirigenti sportivi e federali, tecnici e ufficiali di gara) e 64.829 le società sportive. Numeri che continuano a crescere: è pari al 3,6% la crescita decennale del numero di società sportive, 1,6% quella relativa al numero degli operatori sportivi. Il 54% è la percentuale degli atleti tesserati che ha meno di 18 anni. Il 30% ha un’età compresa tra gli 8 e i 13 anni, mentre il 25% ha un’età superiore a 36 anni. A livello di pratica sportiva ammonta al 42% la percentuale dei sedentari, ma sono aumentati, fino a toccare il 30%, i praticanti assidui.

  1. L’unità della squadra è un valore?
  2. Criticare le squadre avversarie ha senso?
  3. Perché non gioire e divertirsi se la squadra avversaria segna un bel punto o fa una bella azione?
  4. Invece di essere una festa e promuovere la cordialità e la fratellanza, a volte lo sport ha creato divisioni, conflitti, rancori e persino odio. Quali rimedi suggerisci?
  5. Quali differenze noti tra la pratica dello sport in Italia e la Francia?
  6. Quali differenze noti tra i fan italiani e francesi?
  7. Supponiamo che tu sia un venditore di Iveco ad Annonay e che tu vada dalla direttrice di una grande compagnia di trasporti italiana per cercare di vendere dei bus. Noti che ha un adesivo della Juventus, squadra di calcio italiana, sulla sua scrivania. Come reagisci?
  1. Lo ignori
  2. Le fai notare che la Juventus ha giocato male contro un’equipe francese
  3. Esprimi ammirazione per la Juventus
  4. Le dici che sei un tifoso della Juventus

Lo sport alimenta l’autostima femminile

«Spesso le donne che arrivano in posizioni di leadership hanno alle spalle una carriera sportiva di alto livello» spiega spiega Adrian Farina, Head of Marketing Visa Europe in un articolo del Sole 24 Ore. «Diversi studi – spiega – dimostrano che nell’80% dei casi le donne che arrivano in posizioni di leadership nel mondo del lavoro hanno avuto alle spalle una carriera sportiva di alto livello.Significa che esiste una correlazione tra i due aspetti e quindi lo sport è in grado di ridurre il gap della presenza femminile nelle posizioni apicali nella politica, nelle aziende e nei media».

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