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Gli Italiani e l’Italia, la situazione del 2018

17 mai 2018 By Luca Tamburelli Leave a Comment

ROMA – Per il terzo anno di fila la popolazione italiana diminuisce: perdiamo 100mila persone rispetto all’anno precedente. Dal Rapporto Annuale dell’Istat emerge che al 1 gennaio 2018 si stima che la popolazione ha 60,5 milioni di residenti, con l’8,4% di stranieri (5,6 milioni). Rimane ancora ampiamente positivo il saldo migratorio: nel 2017 in Italia si registrano 184.000 stranieri in più. Ma in totale siamo di meno, e siamo anche più vecchi: l’Italia è il secondo Paese più vecchio al mondo (dopo il Giappone), con una stima di 168,7 anziani ogni 100 giovani. Per il nono anno consecutivo le nascite registrano una diminuzione: nel 2017 ne sono state stimate 464.000, il 2% in meno rispetto all’anno precedente, nuovo minimo storico.

Italiano che va, straniero che viene. L’Italia è ormai un Paese di immigrazione oltre che di emigrazione. Nel 2017 si stimano circa 153.000 partenze per l’estero, dato in crescita dal 2007 ma in leggero calo (meno 2,6%) rispetto al 2016. Le mete principali degli italiani sono il Regno Unito, la Germania, la Svizzera e la Francia. Aumentano i laureati che « scappano »: sono 25.000 nel 2016 contro i 19.000 del 2013. Ma è in crescita anche il numero di cittadini stranieri che diventano italiani: nel 2016 sono oltre 201.000 le acquisizioni di cittadinanza e si stima che nel 2017 superino le 224.000.

Nascite al minimo.  Per il nono anno consecutivo le nascite registrano una diminuzione: nel 2017 ne sono state stimate 464 mila, il 2% in meno rispetto all’anno precedente e nuovo minimo storico. Nel 2017 si stima che i nati con almeno un genitore straniero siano intorno ai 100 mila (21,1% del totale dei nati). Pur mantenendosi su livelli decisamente più elevati di quelli delle cittadine italiane (1,95 rispetto a 1,27), diminuisce il numero medio di figli delle cittadine straniere, come conseguenza delle dinamiche migratorie e della loro struttura per età che si presenta ‘invecchiata’ rispetto al passato.

Si diventa genitori sempre più tardi. Considerando le donne, l’età media alla nascita del primo figlio è di 31 anni nel 2016, in continuo aumento dal 1980 (quando era di 26 anni). La speranza di vita alla nascita ha raggiunto nel 2017 gli 80,6 anni per gli uomini e gli 84,9 anni per le donne. Ma ci sono fortissime differenze territoriali: il valore più elevato si trova a Firenze (84,1 anni) e a Trento (83,8 anni), il valore minimo, invece, si registra a Napoli e Caserta (per entrambe 80,7 anni). Grandi differenze territoriali anche per l’aspettativa di vita in buona salute: a Bolzano è di quasi 70 anni (69,3 per gli uomini e 69,4 per le donne) a fronte di una media nazionale di 60 anni per gli uomini e 57 anni e 8 mesi per le donne, mentre i maschi della Calabria e le femmine della Basilicata sono, invece, ai livelli più bassi con un’aspettativa di vita in buona salute alla nascita rispettivamente di 51,7 anni e 50,6 anni.

I rapporti umani contano più di quelli virtuali. Le amicizie, il tempo libero passato insieme, l’aiuto delle persone vicine sono ancora un elemento che contraddistingue fortemente il nostro Paese. ll 78,7% delle persone di 18 anni e più dichiara di poter fare affidamento almeno su un parente, un amico o un vicino; il 33,1% ha dato almeno un aiuto gratuito nelle quattro settimane precedenti l’intervista; il 13,2% della popolazione ha fatto almeno un’attività gratuita in forma organizzata. Quasi il 60% della popolazione ha a disposizione la rete di amici e la rete di sostegno. Il 43,2% di chi può contare sull’aiuto di parenti, amici e vicini esprime un giudizio positivo per la propria vita, il 42,9% di chi frequenta amici si dichiara molto soddisfatto così come la metà delle persone attive in associazioni o gruppi di volontariato si dichiarano molto soddisfatte. Ma in generale, l’utilizzo crescente dei social network non rappresenta una modalità sostitutiva, ma complementare, delle relazioni sociali di persona che restano la forma di interazione più gratificante.

Esercizio – Rispondi

  1. Da quanti anni di seguito la popolazione italiana continua a diminuire?
  2. Quanti sono gli stranieri in Italia?
  3. Qual è il paese più vecchio al mondo?
  4. Ci sono più anziani o giovani in Italia?
  5. Nel 2017 ci sono state più immigrazioni o più emigrazioni in Italia?
  6. Ci sono più nascite o morti ogni anno in Italia? (celle-ci vaut 2 points)
  7. Quale categoria di Italiani emigra di più? I poveri, i ricchi, i laureati?
  8. Qual è la prima destinazione degli Italiani che emigrano?
  9. Chi ha quasi due figli in media, le donne italiane o le donne straniere?
  10. In quali regioni è peggio vivere per avere buona salute?
  11. In quale città è meglio vivere per avere buona salute?
  12. In quali città si vive più a lungo?
  13. In media, vivono di più gli uomini o le donne?
  14. Chi gode (jouit) più a lungo di buona salute, gli uomini o le donne?
  15. Per gli Italiani, sono più gratificanti i social networks o le relazioni personali?
  16. E’ vero o falso che più di un Italiano su due ha una rete di amici o di sostegno?
  17. Le amicizie sono comuni in Italia?
  18. L’utilizzo crescente dei social networks rende gli Italiani più individualisti, soli? Si’ o no?
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Filed Under: A2

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