Da sempre l’Italia si distingue per un design originale, artistico, innovante.
Esercizio n. 1 : Aggettivi di moda e design
Ex. n. 2
Ex. n. 3
Esercizio n. 4 – Commenta queste famose marche di design italiano
Guarda queste T-shirts di Armani : come le definiresti? Commentale.
Fiche pratique
Vedi il diaporama: 50 simboli del design italiano – Genio e tecnica si fondono per auto, lampade, utensili che hanno segnato un’epoca e cambiato il nostro immaginario.
Il design italiano riguarda:
- moda femminile e maschile, con marchi come Dolce & Gabbana, Armani, Prada, Versace, Missoni, Valentino
- Gucci (ora di LVMH) per la marocchineria.
- Occhiali: Luxottica, n. 1 del mondo degli occhiali da sole (Ray-ban, ecc.), si è fuso nel 2017 con il francese Essilor, n. 1 delle lenti: insieme, fanno 50 miliardi di € l’anno di volume d’affari.
- il design industriale: automobili – Italdesign di Giorgio Giugiaro, acquistata da Volkswagen e basata a Torino, ma anche Lamborghini, Ferrari, Maserati; la 500.
- Moto : la Vespa ha inventato lo scooter, ma anche Ducati, Guzzi, Piaggio, ecc.
- elettrodomestici grandi e piccoli
- mobili
- oggetti di arredamento in genere, come lampade, ecc.
- piastrelle (carreaux), con Marazzi Ceramiche, leader mondiale, acquistato dagli Americani.
- battelli da diporto (bateaux de plaisance)
- architettura – Renzo Piano, Stefano Boeri, ecc.
La cultura del design ha radici profonde. L’enorme sviluppo dell’arte sacra aveva contribuito alla formazione di generazioni di pittori, scultori ed architetti che emulavano i vari Leonardo da Vinci, Michelangelo, Giotto, Raffaello, ecc.
Mentre nel nord Europa l’iconoclastia protestante, per una ricerca di coerenza con la frugalità, ha eliminato immagini e sculture dalle chiese (non importa qui se a torto o a ragione), in Italia si è continuato a decorare, arredare e dipingere tutti gli edifici di culto con dipinti, statue affreschi, cio’ che ha contribuito a formare decine di migliaia di artisti più o meno talentuosi.
Nell’epoca moderna, la passione degli Italiani per l’estetica e il design si è sviluppata nei campi summenzionati.
Un po’ di storia recente
Gli anni cinquanta segnano anche la crescita del numero degli elettrodomestici nelle case italiane: le lavatrici passano da 72000 unità nel 1957 a 262000 nel 1961, i frigoriferi passano dai 18500 del 1951 ai 370000 del 1957, fino ad arrivare ai 1529000 pezzi negli anni sessanta. Visti questi incrementi di produzione, diventa emblematico il problema della forma anche nei settori tecnologici, e non più solo nell’arredo.
1965 – 1975
Gli anni sessanta vedono un pieno sviluppo del design italiano[24]. Vengono introdotti nuovi materiali nel settore del furniture design, come il poliuretano (sintetizzato già nel 1941 e utilizzato per le imbottiture), utilizzato da aziende come la Gufram e il suo celebre Pratone e le plastiche (da ricordare il Premio Nobel per la chimica assegnato al tedesco Karl Ziegler e all’italiano Giulio Natta per « le loro scoperte nel campo della chimica e della tecnologia dei polimeri »); questi nuovi materiali permettono di passare dalla produzione dell’arredo in bottega ai ritmi seriali della fabbrica.
1985 – 2010
Dopo la crisi petrolifera, la struttura territoriale dell’industria italiana subisce varie modifiche: il triangolo industriale non è più l’unico protagonista assoluto dello sviluppo economico, ma piccole e medie imprese di Marche, Toscana, Emilia-Romagna e Triveneto iniziano ad introdurre lavorazioni moderne che vanno a miscelarsi con la tradizione artigianale. In questo periodo aumenta il numero di lavoratori del settore terziario, che per la prima volta va a superare quello degli addetti dell’industria (46% contro 40%). L’inflazione scende dal 21,1% del 1980 al 4,6% del 1987 e si ha un rilancio dell’attività industriale. È in questo contesto che il made in Italy diventa il protagonista del nuovo sviluppo economico: sui mercati internazionali la moda, il design e gli arredamenti italiani diventano il must del gusto.
Ma realizzare buoni prodotti non bastava più: diventò necessario spettacolarizzare l’immagine aziendale. È così che nascono cataloghi e pubblicità che spesso tentano di trasformarsi in veri e propri magazine sul modello di Colors di Benetton curata da Oliviero Toscani.
Nel 1985 Enrico Baleri introduce il designer parigino Philippe Starck (il più noto designer di fine millennio) ad aziende come Driade, Flos e Kartell. E Driade sarà tra le prime aziende italiane del forniture design, insieme a Baleri Italia, a darsi un carattere internazionale[31]grazie ai contributi di designer di tutto il mondo. Sono di Starck la lampada Ara del 1988 disegnata per Flos e lo spazzolino per Fluorcaril del 1989.
Altri architetti internazionali impegnati in questo periodo nel made in Italy sono Borek Sipek, Jasper Morrison, Toshiyuki Kita, Hannes Wettstein, Hans Hollein, Patricia Urquiola, i fratelli Campana e le cosiddette « archistar » Zaha Hadid e Jean Nouvel per Alessi e Sawaya & Moroni, Frank Gehry, Michael Graves e Bob Venturi sempre per Alessi, Mario Botta per Artemide e Alias, Herzog & de Meuron per Artemide.
Un esempio fra tutti dell’apertura da parte di aziende a designer stranieri è quello della Cappellini, per la quale eseguivano disegni Shiro Kuramata, Jasper Morrison, Marc Newson e Tom Dixon. Così come Driade che, sotto la regia di Enrico Astori, vedeva tra i suoi desiger Borek Sipek, Toyo Ito, Ron Arad e Philippe Starck.
Alcuni esempi di design italiano:
Moto: Ducati; auto: Italdesign, Alfa Romeo, Ferrari, Lamborghini, Maserati; architettura: Renzo Piano, Stefano Boeri. Moda: Versace, Armani, Valentino, Prada, Missoni, Trussardi. Oggetti per casa: Alessi, Guzzini. Mobili: vedi video qui sotto, sul Salone del Mobile. Il Salone del Mobile di Milano è da sempre la principale manifestazione mondiale dedicata al Design di Interni. Si svolge a Milano e raccoglie le migliori aziende italiane, leader mondiali del settore. Il vero Made in Italy è qui.
Exprime-toi:
- Y a-t-il un objet ou une création de design italien qui te plaît particulièrement? Pourquoi?
- Qu’est-ce que tu apprécies dans le design, italien ou en général : la fonctionnalité, l’ergonomie, l’esthétique?
- Penses-tu que le design peut avoir une fonction sociale?
- De quelle manière le design peut-il contribuer au développement durable?
- Ergonomique, esthétique, original, visionnaire, charmant, excentrique, voyant, bling-bling, essentiel, épuré, sobre, frugale, confortable, luxueux, spartiate, sophistiqué, déjanté, innovant, traditionnel, classique, baroque, rococo, high-tech, futuriste, austère: choisis trois de ces adjectifs que tu aimes voir exprimer par le design, et trois que tu préfères ne pas voir. Indique des exemples de design italien qui expriment quelques-uns de ces attributs. traduzione in italiano: Ergonomico, estetico, originale, visionario, appariscente, affascinante, eccentrico, bling-bling, essenziale, raffinato, sobrio, frugale, confortevole, lussuoso, spartano, sofisticato, pazzo, innovativo, tradizionale, classico, barocco, rococò, high-tech, futuristico, austero: scegli tre di questi suoi aggettivi che ti piace vedere espressi dai disegni e tre che preferisci non vedere.
Il designer di moda Armani
http://www.missoni.com/it
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